Dalle Radici del Passato alla Proiezione nel Futuro
L'antico monastero di San Cristoforo, ricco di oltre sette secoli di storia,
è stato salvato dal degrado che lo stava distruggendo e restituito alla
dignità della vita operativa, pur con un mutamento di destinazione, come
è avvenuto per tanti altri storici edifici che avevano perduto la loro funzione
istituzionale.
Il vasto complesso, sapientemente ristrutturato con intelligente e sensibile
attenzione filologica, ospita da alcuni anni la sede del Gruppo Pizzarotti,
che dall'inizio del secolo opera nel settore delle costruzioni, dove ha
raggiunto un alto prestigio internazionale per le sue imponenti realizzazioni
in Italia e in diversi continenti.
La direzione è il cervello operativo dell'impresa.
Negli uffici funzionali e silenziosi, che si affacciano sui chiostri,
nascono sulla carta e sui computer quei progetti che si trasformeranno
in case, industrie, edifici pubblici, impianti, aeroporti, strade, ponti,
ferrovie, opere in sotterraneo, nonché in recuperi di monumenti storici,
come è avvenuto appunto per il monastero di San Cristoforo, dove si è
operato nel pieno rispetto dell'esistente, togliendo le superfetazioni
e mettendo in risalto la struttura originale nella sua evoluzione architettonica.
È stata conservata e consolidata, ove era possibile, l'antica orditura
lignea con le grandi travi in noce, oppure si è provveduto a rifarla rispettandone
il disegno strutturale.
Le colonne di pietra sono state ripulite e consolidate e le pareti intonacate
con colori sobri; per quelle esterne si è usato un colore giallo-Parma
che conferisce al complesso un aspetto di composta serenità in cui le
linee architettoniche esaltano il fascino della loro storia secolare. |