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Dalle Radici del Passato alla Proiezione nel Futuro
Sia all'interno che all'esterno sono stati riportati alla luce e restaurati
brani di affreschi di cui non si conosceva l'esistenza e che conferiscono
al recupero una nota suggestiva in quanto testimonianza di un passato che
non si è voluto cancellare, ma anzi si custodisce gelosamente facendolo
dialogare col presente nel segno della bellezza, che può prendere forma
sia nella accattivante decorazione pittorica dell'opera edificata sia nella
stessa opera costruita con geniale progettazione tecnico-architettonica.
Il restauro, che per la sua complessità assume un carattere pluridisciplinare
per le varie specializzazioni che coinvolge, è stato seguito con costante
attenzione dalla Soprintendenza regionale ai Beni ambientali e architettonici
ed è stato lungo e impegnativo, richiedendo manodopera altamente qualificata
e un confronto costante con i competenti organismi per superare quelle emergenze
che sorgono nel corso dei lavori.
Indubbiamente sarebbe stata meno onerosa e più funzionale la costruzione
di una sede nuova, ma alla fine vi è stata la soddisfazione culturale e
affettiva di aver salvato un bene cittadino, tutelato col massimo rispetto
e reso funzionate con una serie di accorgimenti che non solo non ne hanno
intaccato la visione interna, ma l'hanno esaltata, grazie alla razionale
sobrietà dei moderni elementi impiegati.
Il piano terra - dove si trovavano la chiesa interna delle monache con relativa
sagrestia e altri più piccoli ambienti destinati a parlatorio - è caratterizzato
da un largo uso del legno di un marrone intenso e caldo che dialoga armonicamente
col bianco delle pareti.L'ampia e luminosa stanza della presidenza,
nobilitata da settecentesche decorazioni, si apre sul chiostro maggiore
trasformato in un piacevole giardino ravvivato dalla fragrante vivacità
delle bordure floreali e delle spumeggianti fioriere e "mosso"
dalle verdeggianti e mutevoli forme delle piante pregiate.
Una secolare vera da pozzo, quattro gorgoglianti e limpide fontanelle e
una cappellina contenente la statua dell'Immacolata, sostenuta dalle nubi
e dalla falce lunare mentre col piede schiaccia il drago-demonio, conferiscono
un tocco di spiritualità e d'incanto a questo singolare "hortus conclusus",
che fiorisce tra le mura. |
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