Impresa Pizzarotti & C. S.p.A
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Da Convento a Ufficio

Trasferimento dell'Istituto del Buon Pastore nella nuova Sede e passaggio della proprietà all'Impresa Pizzarotti

Fra le varie soluzioni considerate, l'attenzione cadde sul complesso edilizio del Buon Pastore la cui idoneità alle necessità dell'Impresa venne valutata non solo come mero calcolo della superficie utile totale disponibile, ma anche in rela zione a un razionale sfruttamento della medesima, ai fini di una corretta disposizione dei vari uffici (Presidenza, Direzioni, Amministrazione, Ingegneria, ecc.), essendo gli spazi distribuiti in numerosi e articolati corpi di fabbrica di epoche e funzioni originarie diverse; ciò anche alla luce della Disciplina Urbanistica del Comune di Parma e delle norme di tutela monumentale in
quanto, come detto nel precedente capitolo, tutto il complesso figurava incluso nell'elenco di edifici aventi interesse storico - artistico e, pertanto, soggetto al benestare e alla sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici dell'Emilia Romagna per ogni intervento di modifica.
In base al suddetto esame risultò che i vetusti edifici, una volta restaurati nel rispetto dei vincoli sopra richiamati, avrebbero potuto rispondere oltre che alle necessità di spazio e funzionalità, anche delle prerogative di rappresentanza e di prestigio consone all'importanza assunta dall'Impresa in campo nazionale e internazionale. L'alternativa sarebbe stata quella, più semplice e meno onerosa, di costruire un nuovo edificio ma, alla fine, come precedentemente accennato, prevalsero altri motivi che portarono a intraprendere un'operazione con la quale è stato salvato un bene di tutta la città, destinato altrimenti a totale e irreparabile rovina. Viste le suddette premesse divenne naturale per l'Istituto del Buon Pastore e per l'Impresa Pizzarotti cercare un accordo che fu trovato con reciproca soddisfazione a seguito del quale la Pizzarotti si assunse gli oneri dell'acquisto dell'area, della progettazione e della costruzione della nuova sede dell'Istituto, in cambio della proprietà del complesso di via Madre A.M. Adorni. Le trattative furono condotte con il preventivo assenso e l'approvazione dell'Amministrazione Finanziaria dello Stato, e concluse nel 1985. La benefica attività dell'Istituto ha potuto cosí continuare nella nuova razionale e confortevole residenza di via Sidoli dove le Ancelle dell'Immacolata, come già detto nel capitolo precedente, si sono trasferite nel 1989.

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Prefazione Dalle radici del passato alla proiezione del futuro Da Convento a Ufficio Prima dei Lavori Progettazione Esecuzione dei lavori Restauri Artistici Funzionalità del Progetto
Settore Gestioni
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